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ABITISTORICI Maria de Medici Abito (16) Settecento Costume 1700 (8)
Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS001

Abito in damasco e voille, corpetto con fiocchi e rouches abbinate, color senape, XVIII secolo. N° DS002

Costume Storico Donna Abito d'epoca Vestito del 1700 N° DS003 Costume Storico del 1700 Maria de Medic N° DS004 Madama. Costume storico, per balli Vestito teatrale rifinito con pizzo in tinta  N° DS005

 

Anna d Austria Costume Storico (11)
Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS006 Maria Teresa di  Asburgo Costume Storico del 1700 N° DS007 Costume fantasia Veneziana, 1700 Donna Carnevale Teatro N°DS008 Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS009

NON DISPONIBILE

Costume Storico del 1700 Anna d'Austria N° DS010

 

Costume-di-Scena-Teatro (2) Vestiti-Settecento-Carnevale
Costume Storico del 1700 Marie Antoinette N° DS011 Costume Storico del 1700 Enrichetta Maria di Francia N° DS012 Abito Storico, costume teatrale tessuto lavorato in tinta pizzo arancione e passamaneria oro N° DS013 Costume Storico del Settecento Vestito d'epoca Donna Dama N° DS014

Costume storico femminile del 1770 dama di corte, illuminismo. Pregiato pizzo smerlato N° DS015

NON DISPONIBILE

 

Abito del 1700 (9) Costume Storico abito epoca settecento (6) abito venezia 1700 (1)
Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS016 Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS017 Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS018

Costumes history abito d'epoca dama. Teatro Opera in damasco dress. N°  DS019

Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS020

 

Abito Storico (3) Costume-Settecento-Veneziano-Carnevale-Venezia
Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS021

Settecentesco francese, abito teatrale in magnifico tessuto di taffetà con rose a rilievo N° DS022

Pregiato costume del XVIII secolo, broccato fantasia, dama di corte N° DS023

Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS024 Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS025

 

Vestiti storici fantasia venezia 1700 (10) Vestito del 1745 (5)
Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS036 Costume storico settecento, in tessuto jeans floreale sul davanti, pregiato macramè per le rifiniture N DS027

Riproduzione abito femmile settecento, con rouches dello stesso tessuto, e pizzo lilla, N° DS028

Costume d'époque bals de Chambord robe historique.  N° DS029

Abito in damascato marrone e fantasia, pizzo  in tinta rouches abbinate duchessa di corte settecento N° DS030

 

Marie Antoinette Bals de Versailles Costume (9) vestito 1700 carnevale ballo teatro (7)

Costume del settecento, in tessuto pesante, color verde acqua, soprana N° DS031

NON DISPONIBILE

Costume d'epoca ispirato allo stile settecento, bianco e nero, con rouches abbinate.  N° DS032

Costume d'époque Marie Antoinette bals de Versailles. Robe historique. N° DS033

Vestito storico Settecento Marie Antoinette. in damasco e velluto. Fiocchi e rouches abbinati.  N° DS034 Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS035

 

Costumiere-Catia-Mancini-pour-venice (15) Costume-Teatrale-1700-venezia (15) Abiti-Storici-Settecento-Veneziano (5) Costume-Spettacolo-Dama-Fantasia-Veneziana (13)
Madame, abito grigio e nero con frange sulle maniche. N° DS036 Fantasia Veneziana. Costume Storico del 1700. N° DS037 Tessuto in damasco beige con fiori tinta su tinta abito settecento con pizzo sulle maniche,costume teatrale N° DS038 Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS039

Fantasia Veneziana, abito ideale per il carnevale di Venezia N° DS040

 

Abito.Storico-Fantasia-1700 (5) Abito Vestito Costume Donna 1700 (4) 1700-Costume-Donna (1)

Bellissimo costume del XVIII secolo, fantasia laminata beige e damasco marrone con pizzo pregiato N° DS041

Costume dama, ideale per il carnevale di Venezia, in corone colorato e fiocchi sul davanti. N° DS042

Costume di carnevale Veneziano, abito molto bello in damasco e broccato N° DS043

Vestito d'epoca. Costume ideale per cortei, sfilate e storiche marrone e nero  N° DS044

Costume Gran Dama  merletto arancio Abito carnevale di Venezia corpetto con rouches di pizzo. N° DS045

 

Abito Storico Carnevale di Venezia donna-casanova (11) Costume-Storico-Veneziano-Ballo-della-Cavalchina (1) Vestito Del Settecento Veneziano Femminile (14)
Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS046 Abito storico del settecento, in pregiato tessuto da tappezzeria rouches e volant N° DS047    Vestito storico Settecento nero in taffetà operato rifinito con perline e ricami  N° DS048 Riproduzione dama di corte in velluto e lampasso rosa e grigio, merletto panna per le rifiniture N° DS049 Abito teatrale fantasy, bianco e nero con rouches abbinate e fiocchi Volants sulle maniche con pizzo pregiato  N° DS050

 

Abito in stile veneziano 1700 (12) Vestito femminile ballo cavalchina 1700 (3) VestitoStoricoSettecento (6)
Abito Madame Pompadour, rosso e nero con pregiata passamaneria oro e rouches abbinate pizzo nero e oro N. DS051 Duchessa di corte XVIII secolo, con rouches abbinate, cotone pesante fantasia floreale e bleu davanti.  N° DS052 Fantasia Veneziana, costume per il carnevale di Venezia Madame pizzi rouches e volant N° DS053 Costume d'epoca per cortei e balli con rouches in tinta e pregiato tessuto in paillettes davanti N° DS054 Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS055

 

Dama-Veneziana-del-1736-Carnevale (3)      
Abito teatrale. Dama del 1700, fedele riproduzione dell'epoca. Rouches abbinate e pizzo in tinta N° DS056 Abito d'epoca. Carnevale di Venezia. Costume Storico del 1700 N° DS057      

 

         
         

 

         
         

 

         
         

 

         
         

 

         
         

 

         
         

 

         
         
 
 

 

     
         

 

 

 

     
         

 

 

Abiti in esclusivi e pregiati tessuti, resistenti nel tempo. Per le nostre confezioni storiche utilizziamo soltanto broccati, damascati, tessuti da tappezzeria e velluti di ottima qualità, niente rasi, fodere o stoffe scadenti. Costumi teatrali, costumi di scena, adatti anche per rievocazioni e cortei storici, costumi per balli eleganti e feste in costume. Ideali per il carnevale di Venezia. Generalmente, non inseriamo la taglia perché la maggior parte degli  abiti  è da terminare, li lasciamo incompleti per poter venire incontro alle esigenze del cliente, finiamo la lavorazione, in base alla taglia che desiderate o alle vostre misure, quasi tutti possono essere finiti per una taglia che va' dalla S alla taglia XL  (Italia), scegliete il vostro abito preferito comunicateci la vostra taglia, a pagamento avvenuto in un'ora effettuiamo la correzione, avrete così il vostro costume su misura!  

Se non riceviamo comunicazioni in merito inviamo un tg .42 (Italia).


La nostra sartoria presta particolare attenzione ad ogni dettaglio nella realizzazione dei costumi. Cerchiamo di rappresentare al meglio le epoche storiche a cui appartengono, effettuando svariate ricerche su volumi storici. L'importanza della scelta dei tessuti come damaschi, velluti, sete e altri materiali usati, dipendono dall'epoca che deve rispecchiare l'abito storico.

La parte dei costumi storici è molto vasta in quanto abbiamo moltissimi capi di tutte le epoche. Molto importanti sono quella medievale e i costumi tipici veneziani.
I capi sono tutti prodotti a mano e sono unici sia per il loro taglio che per l' accoppiamento dei colori e dei tessuti.
Disponiamo anche di una linea particolare di costumi d' epoca da usare per rievocazioni storiche e per pali.


L'ABBIGLIAMENTO FEMMINILE DEL XVIII SECOLO

L'abbigliamento femminile mostrò un inspiegabile cambio di tendenza, al contrario della controparte maschile, sviluppatasi su linee già fissate nel secolo precedente. Le donne si erano allontanate costantemente, anche se lentamente, dagli eccessi del macchinoso abito rinascimentale, per cercare maggiore libertà e comodità. Invero questa fu una tendenza che continuò fino al 1725, quando, senza alcuna ragione plausibile, vi fu un radicale voltafaccia con un ritorno alle complicate ed esagerate silhouette del tardo XVI secolo. Prima di esaminare questo fenomeno, tuttavia, bisogna considerare i dieci anni che vanno dal 1715 al 1725, quando nacque una nuova moda che fu la continuazione di tendenze già in voga nel XVII secolo. Innanzi tutto, fece la sua apparizione, tra il 1715 e il 1716, il sack (sacco) o vestito alla Watteau. Così chiamato non perché il grande pittore abbia messo mano per creare questo modello, ma perché nei suoi ritratti le dame dell'alta società rappresentano la migliore documentazione di questa moda particolare. Il vestito, in effetti, era piuttosto informe, molto ampio e morbido; dietro, pieghe profonde e piatte si riunivano sotto la nuca; le maniche erano larghe, lunghe fino al gomito, pieghettate e cucite al corpetto.
Non si sa esattamente in che modo quest'abito fosse confezionato, ma la maggior parte degli esperti ritiene fosse in un solo pezzo senza cuciture sulle spalle. Certamente era indossato sopra un certo numero di sottane pieghettate e un corsetto aderente.
Quest'indumento ebbe vita breve come alta moda e già nel 1730 era stato abbandonato in favore della gonna aperta, larga sui cerchi. L'uso dei cerchi certamente fu una delle novità più eccentriche nell'abbigliamento femminile del secolo. In principio si trattò di una gonna rinforzata da cerchi di diametri degradanti, fatti di stecche di balena o di canne di bambù, per dare alla gonna una forma a campana ben più definita che non le sottane inamidate. Infatti, informazioni dell'epoca suggeriscono che le due forme coesistettero per diversi anni.
Nessuno sa esattamente chi abbia introdotto la nuova moda. Alcuni ne attribuiscono l'idea agli Inglesi, altri suggeriscono che si trattasse di una derivazione del costume teatrale francese. Una terza ipotesi è che fosse arrivata dalla Germania. Chiunque sia stato, è certo che diede inizio a una linea che si sviluppò rapidamente in una serie di versioni simili a quella del guardinfante.
Verso il 1735 la gonna a campana passò di moda. La nuova silhouette aveva la gonna larga ai fianchi, ma piatta davanti e dietro. Questa nuova linea non si poteva ottenere con l'abito a cerchi e perciò si ricorse a due armature di stecche di balena o di canne di bambù, riempite di crine e poste sui fianchi. Vennero chiamate "paniers" e la loro somiglianza con i panieri con cui si caricavano gli asini non mancò di attirare l'attenzione degli umoristi dell'epoca. Il punch, per esempio, pubblicò un articolo per mettere in guardia le dame dal cavalcare un somaro indossando i paniers. Per chiarire il concetto lo illustrò con una vignetta raffigurante una donna vista da dietro con un'enorme gonna sotto la quale spuntavano solo le zampe di un somaro.
Verso il 1750 le gonne raggiunsero larghezze assurde. A prescindere dal loro dubbio valore estetico, questi fianchi enormi ovviamente presentavano grossi problemi pratici. Era impossibile che due donne potessero sedere vicine o passare fianco a fianco attraverso una porta. Verso il 1770 i disegnatori di moda escogitarono un metodo per coordinare ampiezza delle vesti e possibilità di movimento. I panieri di stecche di balena furono rimpiazzati da due strutture metalliche, incernierate in modo da poterle sollevare ogni volta che chi le portava si avvicinava a un ingresso stretto. Ciò segnò l'inizio della fine dei panieri. La mancanza di praticità aveva ucciso la moda. Mentre la forma della gonna continuava a cambiare per tutto il XVIII secolo, la linea del corpetto rimase statica. Il corpetto attillato a vita lunga, prevalso alla fine del XVI secolo e nel XVII secolo, rimase il preferito. Invariabilmente il giro vita terminava a punta acuta avanti e non dietro come nel secolo precedente. Ancora una volta questa vita sottile era ottenuta col busto, di cui sono sopravvisuti molti esemplari ceh, ben lontani dal rappresentare nuovi concetti, divennero sempre più sofisticati ed elaborati man mano che vi succedevano i decenni. In genere venivano confezionati con sogger pesanti di lino o cotone, fittamente impunturati da cima a fondo e rinforzaticon molteplici file di stecche di balena o bambù. In alcuni casi questi rigidi sostegni erano disposti talmente vicini fra loro da sembrare un tessuto grossolano. I busti, accuratamente confezionati su misura, davanti arrivavano fino sotto il seno e dietro fin sotto le scapole, erano allacciati sul dorso con un sistema di lacci incrociati ed erano sostenuti da spalline. Busti costosi venivano confezionati a colori vivaci oppure ricoperti di seta ricamata. In qualche caso con lo stesso tessuto della gonna, servivano anche da corpetto per il vestito. Le mancihe erano unite allae spalline con lacci, una pettorina era applicata davanti.
Gli abiti indossati sopra questi capi non erano meno notevoli. Confezionati con grande accuratezza, con ricche sete e broccati, e spesso ricamati con motivi floreali, furono caratteristici del periodo Rococò. Avevano gonne che noi chiameremo aperte, termine a quel tempo non usato. Il pannello a V, sul davanti del corpetto, venne sostituito da una pettorina ricamata, bilanciata da uno spacco nella gonna a forma di V rovesciato, che metteva in mostra gran parte della sottana, spesso ancora più elaborata dell'abito stesso.L'abito aperto, con panieri, rmase di moda per trent'anni e in questo periodo la sua linea cambiò pochissimo, ad eccezione di quando le dimensioni delle sottovesti lo rendevano inevitabile, Le maniche, sempre lunghe circa fino al gomito, lasciavano apparire le increspature delle mancihe delle camicia. Le pettorine di solito erano guarnite con fiocchi orizzontali degradanti dall'alto in basso con un disegno che sembrava una scaletta chiamato appunto echelles (scale). L'unica altra aggiunta dell'abito, che godette di un certo favore contemporaneo, fu una sciarpa di chiffon che copriva pudicamente la parte inferiore della scollatura. Verso il 1780 ci fu un cambiamento improvviso e radicale con un ritorno alla linea del tardo XVII secolo.Scomparsi i panieri gli abiti furono ancora una volta drappeggiati sul dietro. Tornò di moda la linea sofisticata che caratterizzò gli abiti del 1680. Il suo arrivo è riferito sul Ladies Magazine dell'aprile del 1782: "La regina di Francia a Versailles è comparsa con un abito da mattina che ha totalmente eclissato il vestito da udienza e si dice che abbia suscitato un entusiasmo generale. Il vestito è confezionato in puro raso, quasi tutto bianco, indossato senza cerchi, rotondo e con un lungo strascico. Davanti è drappeggiato da una parte ed è allacciato con nappe d'argento, oro e seta secondo il gusto di chi l'indossa, dall'allacciatura fa capolino la sottogonna di mussolina o di seta leggera pieghettata e di colore contrastante. Le maniche ampie e corte, drappeggiate vicino alla spalla con nappine o nodi di diamanti, confezionate col cambrì più fine, fittamente pieghettato e guarnite con pizzo di Bruxelles, rendono il tutto infinitamente delizioso. Il corpetto in vita non è stretto sul busto, ma staccato e guarnito da una piccola striscia di pelliccia come l'orlo dell'abito stesso". Questa descrizione dell'abito della regina francese si illustra da sè. Sembra che questa nuova linea sia stata adottata simultaneamente dalle corti di Francia e Inghilterra e sia rimasta di moda per una decina d'anni. Fu chiamata in modi diversi, ma forse il più comune fu polonaise.Questo aveva un corpetto lungo e rigido, un giro collo quadrato o arrotondato, generalmente orlato con pieghettature e il décolleté era rifinito con una pettorina quadrata di mussolina , le maniche rimasero lunghe fino al gomito, ma alquanto più aderenti e terminavano con un pizzo invece che con risvolti della camicia. La gonna ritornò alla linea a campana,ed era aperta davanti, trattenuta dietro con i fiocchi, mettendo in mostra in tal modo quasi tutta la sottoveste che poteva essere o no dello stesso tessuto. Per la prima volta le gonne furono sollevate da terra di alcuni centrimetri scoprendo un provocante pezzo di caviglia. Verso il 1783 la crinolina progredì ma con temporaneo ritorno alla linea gonfia. La foggia più comune fù il lévite che può essere considerato il logico svilutto della polonaise,ma con diverse varianti. La gonna, ancora aperta sul davanti, metteva in mostra la sottoveste, ma non era più drappeggiata a formare crinolina sulla parte posteriore, Il corpetto ancora attillato era molto più corto, circondato da una larga fascia, le maniche, aderentissime e lunghe parecchi centimetri al di sotto del gomito, erano rifinite con corte frange di mussolina. Lo scialle, accessorio modesto, che faceva parte integrante del vestito sin da quando erano venute di moda le profonde scollature, si trasformò in una specie di stola, cioè in una larga striscia di mussolina drappeggiata intorno alle spalle, incrociata sul petto e legata intorno alla schiena, dando alla donna l'aspetto di una colomba pettoruta. In realtà la mussolina fu una delle stoffe più eleganti degli anni 80, in particolare per le sottovesti.Per quanto riguarda i soprabiti, il velluto sostituì il broccato e ciò rappresentò un contrasto ancora più spiccato tra vestito e sottoveste, sia per il colore sia per il tessuto, di quanto non fosse stato negli anni precedenti. Più o meno nello stesso periodo in cuoi la polonaise divenne di moda si nota un'interessante evoluzione nel costume da viaggio e da equitazione. Ambedue ricalvacano la moda maschile nel tempo. Per cavalcare le dame indossavano giacche lunghe fin sotto i fianchi e giacchetti a vita, con larghi risvolti, al collo una sciarpa annodata con un fiocco, sul capo il tifpico cappello maschilie con una piuma. Tutto ciò veniva portato su di una gonna scampanato sopra numerose sottane lunghe fino alla caviglia. Per viaggiare le donne adottarono la redingote che si basava sul taglio del giaccone maschile. Si trattava di un soprabito a tutta lunghezza, tagliato come un vestito aperto, ma dotato di una mantellina e abbottonato sul petto, In genere veniva indossata su una camicetta bianca e un corto gilet che dava alla figura una linea piuttosto mascolinam ma elegante. L'elegante austerità di questo insieme era corretta dal carattere veramente femminile degli accessori che lo accompagnavano.


IL XVIII SECOLO

Nel XVII secolo l'Europa aveva già sopportato più di cento anni di guerre e stragi senza fine. Con l'arrivo del nuovo secolo apparentemente non si ebbero molti miglioramenti nella situazione politica. Tuttavia si verificò un cambiamento significativo nella struttura sociale. Nell'Europa occidentale le classi medie che stavano emergendo divennero sempre più influenti.
Fu questa loro nuova posizione, più che quella dell'aristocrazia, ad iniziare un dominio sulla moda.
nell'Europa orientale continuò a prevalere un sistema feudale di governo ma anche qui erano in atto dei cambiamenti. In Russia, Pietro il grande volse gli occhi verso Parigi e Londra nel disperato tentativo di accelerare il progresso nel suo immenso paese sia in campo tecnico sia culturale. Parimenti, in Prussia, Federico il grande guardava alle corti di Francia e Inghilterra come a modelli su cui costruire la propria. Sviluppi e cambiamenti si ebbero anche nel nuovo mondo: la Spagna mantenne le colonie nell'America del Sud e si spinse fino al Messico; la Louisiana era francese e l'Inghilterra aggiungeva la Georgia alle potenti e floride colonie che già possedeva sulla costa atlantica del continente nordamericano.

Europa e America continuarono a seguire la moda dettata dalla Francia.
Nonostante le difficoltà politiche e finanziarie, la corte di Versailles rimase arbitra della moda nel mondo occidentale. L 'influenza inglese nello sviluppo del costume in quest'epoca fu più tecnica che estetica. Alla vigilia della rivoluzione industriale introdusse la meccanizzazione nel campo manufatturiero-tessile. Nel 1733 John Kay inventò la spoletta mobile (flying shuttle). Queste invenzioni, accoppiata a enormi quantità di cotone a buon mercato proveniente dall'India e dall' America, furono la causa della rivoluzione nell'industria tessile manifatturiera. L'Inghilterra, forte dei vantaggi tecnici e coloniali, dominò il mercato mondiale.
All'inizio del secolo vennero elaborati coloranti fissi che non stingevano e di conseguenza prese l'avvio una nuova importante industria per la produzione di stoffe di cotone stampate che per la prima volta misero a portata del mercato di massa manufatti a colori vivaci. Queste nuove condizioni tecnico-commerciali, insieme alla nascita e alla crescita di una vera classe media, ridussero il divario che esisteva tra l'abbigliamento dell'aristocrazia e quello dell'uomo comune. Per la prima volta in Europa si poté parlare di moda in termini di maggioranza piuttosto che di piccola minoranza.
Le fogge-base del costume erano già state fissate negli ultimi due decenni del secolo precedente. Nei primi quindici anni del nuovo periodo i cambiamenti nell'abbigliamento furono così insignificanti che non vale la pena riportarli. Si può allora dire che il secolo XVIII, per lo storico della moda, abbia avuto inizio nel 1715 e sia terminato nel 1789 con la Rivoluzione Francese, quando i mutamenti nel modo di vestire furono così drastici da dover essere considerati con un capitolo a parte.

Nel XVIII secolo le parrucche diventano componente essenziale dell'abbigliamento maschile. Documentano ogni fase della moda, per cui possono essere datate di anno in anno e a motivo della loro complessità risultano molto costose.


Schema Taglie Costumi Storici Donna:

Italia

36

38 40 42 44 46 48 50 52

UK

22

24 26 28 30 32 34 36 38

Francia

32

34 36 38 40 42 44 46 48

USA

XS

S M L XL

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