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  CAPPELLI

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Copricapo Medievale

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Cappello Copricapo per Dama Medievale su misura  N° AC001C Tricorno per costume del 1700 rifinito con pizzi e passamanerie N°AC002C

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Tricorno per costume del 1700 rifinito con pizzi e passamanerie N°AC003C

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Tricorno in feltro passamaneria oro N°AC004C

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Tricorno per costume del 1700 Giacomo Casanova rifinito con pizzi e passamanerie N°AC005C

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Tricorno per costume del 1700 rifinito con pizzi e passamanerie N°AC006C

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Cappello Moschettiere con fibbia e nastro piuma N°AC007C Tricorno in feltro passamaneria oro N°AC008C

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Tricorno per costume del 1700 rifinito con pizzi e passamanerie N°AC009C

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Cappello Moschettiere con fibbia e nastro piuma N°AC010C

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Cappello per feste carnevale discoteca colore oro N°AC011C Tricorno in feltro passamaneria lamè N°AC012C

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Tricorno in feltro passamaneria lamè N°AC013C

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Tricorno in feltro con marabou N°AC014C

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Tricorno in feltro rifinito in pizzo e con nastro rosso fiocco N°AC015C

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Gli uomini usavano portare capelli corti o, in certi periodi sto­rici, tagli simili al caschetto, diversamente per gli appartenenti a ordini religiosi che si radevano o tagliavano i capelli per motivi devozionali.

Le acconciature femminili delle classi agiate, nei primi secoli del Medioevo, sono abbastanza articolate e vedono l’uso di posticci di capelli finti, diademi e veli. Nel VII secolo le pettina­ture si fanno più semplici dopo la bolla di papa Sergio I, emanata per contrastare il lusso nelle accon­ciature e nell’abbigliamento, nonostante questa non sia rispettata da tutta la popolazione. Alcuni mosaici dell’epoca raffigurano, infatti, donne con pettin­ture non troppo elaborate che sono nasco­ste da veli e stoffe.

Durante il periodo feudale le donne erano solite portare i capelli ordinati in trecce e abbelliti da accessori preziosi come fili di perle, fiori e celate da veli trasparenti o cuffie a loro volta deco­rati con inserti pregiati. I capelli sciolti erano fermati da cerchi o ghirlande floreali. La capiglia­tura era utilizzata come simbolo di distinzione di classe, in base alla tipologia e quantità di pie­tre preziose presenti sull’acconciatura.

Procedendo nei secoli si arriva fino al XIII, in uno dei luoghi più floridi per gli scambi commer­ciali, Venezia, centro indiscusso nel quale s’incontrano culture diverse e le più svariate tipolo­gie di merci. A Venezia si subiscono particolari influenze in seguito ai commerci intra­presi dalla Serenissima con l’Oriente, di conseguenza le pettinature si abbelliranno di ornamenti e stoffe pre­giate orientali.

Al termine del XIV secolo nasce e si diffonde una pettinatura, che poi sarà elabo­rata con suc­cesso nel Quattrocento, il “balzo”, e consiste nel legare i capelli con nastri e fili dorati su una struttura precostituita che poi sarà coperta con stoffe colorate. Nel Rinascimento, infatti, questa pettinatura si sviluppò sempre più in altezza fino a raggiungere i 70 cm, ed è proprio in questo periodo che si realizzano le acconciature più fantasiose e originali: capelli pettinati in trecce e raccolti da cuffie, veli e balze.

La moda dell’epoca a Parigi vede lo svi­luppo dell’uso della parrucca, inanellata e incipriata, che fu adottata dallo stesso Luigi XIII per nascondere le calvizie, nel tempo questa fu utilizzata con maggior frequenza e fu pettinata in modi più articolati. I capelli erano tenuti corti perché non doveva spuntare alcuna ciocca sotto la parrucca e non rovinare l’effetto estetico.

Con la Rivoluzione francese nel XVIII secolo si arriva a una semplificazione dell’abbigliamento e delle acconciature.


Contatti :  catiamancini@gmail.com